Sintomi avvelenamento cane
Molte specie di animali domestici, fra cui il cane, sono a volte soggette ad episodi di avvelenamento.
L'avvelenamento nel cane può avvenire in maniera casuale, in caso di accidentale ed involontaria ingestione di sostanze nocive, o può essere indotto dalla somministrazione di esche avvelenate, spesso destinate ad altri animali infestanti come ad esempio i ratti.
I sintomi osservabili in caso di avvelenamento nel cane, sono strettamente connessi al tipo di veleno ingerito ed alla sua quantità.
La tempestiva individuazione dei sintomi, unitamente ad un pronto intervento veterinario, può limitare gli effetti che possono rivelarsi estremamente dannosi o addirittura letali, se trascurati.
Avvelenamento nel cane, sintomi generici e specifici
Il primo sintomo da considerare per individuare un caso di avvelenamento nel cane, è l'eventuale modifica nel suo comportamento.
Se il cane presenta segni di eccessiva stanchezza, letargia o si presenta anoressico ed inappetente è possibile che sia venuto in contatto con sostanze tossiche.
Occorre considerare che alcuni veleni agiscono molto lentamente e possono manifestare il proprio effetto anche diverse ore dopo l’ingestione, attraverso sintomi non immediatamente rilevabili come ad esempio le emorragie interne, per tale ragione è importante gestire correttamente i sintomi sin dalla loro primissima comparsa.
In base al tipo di tossina assunta si potranno avere manifestazioni avverse nel giro di pochi minuti o anche di qualche ora, e la sintomatologia generalmente può includere: eccessiva salivazione, diarrea, vomito con presenza di sangue, rallentamento del battito cardiaco e difficoltà respiratorie, diminuzione del diametro della pupilla, tremori o rigidità degli arti, epistassi.
La sintomatologia in caso di avvelenamento è più facilmente trattabile se è possibile individuare il tipo di agente velenoso.
I principali agenti tossici con i quali il cane può facilmente entrare in contatto sono i diserbanti, la stricnina, i veleni per topi e la metaldeide ovvero un prodotto in granuli impiegato in alcuni lumachicidi.
Possono rivelarsi altamente tossici anche alcuni funghi ed alcune tipologie di piante e fiori.
L’osservazione dei sintomi e l’individuazione puntuale del veleno è di basilare importanza per un mirato intervento medico.
In caso di ingestione di veleni o sostanze tossiche, può essere utile tentare di provocare il vomito, questo è possibile solo se l’ingestione della sostanza è appena avvenuta.
La reazione del vomito può essere ottenuta somministrando acqua salta, ma tale pratica è sensata solo se applicata immediatamente dopo l’ingestone e può offrire una percentuale di sopravvivenza sopratutto se l'avvelenamento è causato da veleni a lento rilascio come il veleno per topi.
In caso di insuccesso dei tentativi di provocare il vomito, o se l’ingestione è avvenuta ormai da troppo tempo, è possibile tentare con la somministrazione di vitamina K, antagonista della tossina. E’ sempre e comunque fondamentale rivolgersi tempestivamente al medico veterinario, o se possibile ad una clinica veterinaria.
A differenza dei topicidi, che sono veleni a lento rilascio, i lumachicidi invece contengono prodotti chimici estremamente dannosi e dal rapido effetto tossico.
La sintomatologia da intossicazione, in tal caso, appare nel giro di due o tre ore e include sintomi precisi come paralisi, convulsioni, vomito e temperatura corporea elevatissima, diarrea di colore verde ed alito dall’odore chimico.
In questi casi, laddove non sia possibile provocare il vomito immediatamente dopo l'ingestione, occorre intervenire tempestivamente e sottoporre il cane ad eventuale lavanda gastrica associata a somministrazione di specifici farmaci.
Sintomi da avvelenamento da funghi e da piante tossiche nel cane
Anche nel caso di avvelenamento da funghi, per poter garantire un intervento tempestivo e mirato, è fondamentale prestare attenzione ai sintomi che possono essere piuttosto specifici.
Può capitare che il cane venga attratto dall’odore dei funghi e che possa quindi masticarli assumendo inconsapevolmente sostanze altamente tossiche che intaccano reni e fegato con conseguenze a volte letali.
Alcune particolari tipologie di fungo contengono tossine psicotrope pertanto in tal caso è possibile osservare sintomi neurologici, talvolta di grave entità, come ad esempio arresto cardiaco o blocco respiratorio.
Fortunatamente non tutti i funghi sono tossici, in alcuni casi le conseguenze dell’ingestione sono limitate ad una brutta intossicazione che si manifesta attraverso i classici sintomi gastrointestinali come vomito, diarrea e nausea.
Anche in questo caso è consigliabile prestare attenzione ad alcuni segnali, come la debolezza, la letargia, l’eccessiva salivazione o eventuale itterizia (ingiallimento degli occhi). In alcuni avvelenamenti da funghi il cane potrebbe anche effettuare movimenti scoordinati.
Una nota a parte va considerata per il possibile avvelenamento da piante e fiori nel cane.
Vi sono infatti una cinquantina di piante, la cui ingestione espone il cane ad un elevatissimo rischio di tossicità.
Fra queste specie di piante, alcune sono veramente molto comuni, come ad esempio l’agrifoglio, il mughetto, l’alloro, l’oleandro, il tulipano, il giglio, il vischio ed il rododendro.
Il contatto con queste specie di piante è sempre da evitare perché in caso di accidentale ingestione possono manifestarsi sintomi a volte anche gravi come paralisi, tremori e convulsioni oltre che i classici sintomi gastrointestinali a volte aggravati da gastroenterite emorragica.
L’eccessiva ingestione di piante tossiche può generare insufficienza renale e cardiaca ed avere conseguenze molto importanti.
In caso di intossicazione da ingestione di fiori e piante tossiche è sconsigliabile provocare il vomito ma va, se possibile raccolto un campione della pianta ingerita, da consegnare al veterinario per opportuna valutazione della idonea terapia.
Avvelenamento da masticazione del collare antiparassitario
Infine, fra le possibili cause di avvelenamento, va considerata anche la remota probabilità che il cane possa essere intossicato attraverso la masticazione del collare antiparassitario.
Fortunatamente l’incidenza di questo genere di avvelenamento nel cane è ridotta, ma va comunque considerata al fine di individuare prontamente un possibile antidoto contro l’intossicazione.
Anche in questo caso i sintomi più comuni sono vomito, convulsioni, debolezza e tremori ed è fondamentale un rapido intervento di soccorso veterinario per la somministrazione farmaci anticonvulsivanti ed anti avvelenamento.